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Vigili Sanitari (Tecnici della Prevenzione)
a Tutela della Salute Pubblica
«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite
agli indigenti».
Articolo 32 Costituzione della Repubblica italiana
La lotta alla alle malattie infettive
I
vigili
sanitari
nel
corso
del
Novecento
furono
utilizzati
per
la
vigilanza
igienico
sanitaria
nelle
malattie
infettive
(epidemie
di
colera
e
di
tifo)
sociali
(pellagra,
sifilide
ecc.)
alla
distribuzione
del
chinino
di
stato
nelle
campagne
antimalariche
e
alla
disinfestazione
delle
abitazioni
all’igiene
degli
alimenti
e
degli
ambienti
da
lavoro.
Se
sono
state
vinte
le
malattie
sociali
dell’epoca
nei
primi
anni
del
Novecento
si
deve
a
questa
importante
figura
sanitaria.
Nel
cimitero
della
città
di
Caserta
su
una
tomba
singola
monumentale
si
legge:
“…
.apportò
qual
vigile
sanitario
dovunque
il
suo
pronto
soccorso
,
finì
di
XXXIX
la
vita
il
XXIX
settembre
MCMX
durante
un’epidemia
colerica
vittima
del
dovere
”.
E’
sepolto
il
Vigile
Sanitario
Pasquale
De
Rosa
vittima
del
dovere
a
seguito
dell’epidemia
che
colpì
la
provincia
di
Caserta
nel
1910
fu
concessa
una
medaglia
dalla
Provincia
di
Terra
di
Lavoro ( Provincia di Caserta ).
(
Foto
Personale
dell'Istituto
antimalarico
di
Littoria Bonifica nell’Agro pontino 1934)
Le
operazioni
di
bonifica
dei
Vigili
Sanitari nel disastro di Seveso 1976
Il
Disastro
di
Seveso
è
il
nome
con
cui
si
ricorda
l'incidente,
avvenuto
il
10
luglio
1976
nell'azienda
ICMESA
di
Meda,
che
causò
la
fuoriuscita
e
la
dispersione
di
una
nube
della
diossina
TCDD,
una
sostanza
chimica
fra
le
più
tossiche.
Il
veleno
investì
una
vasta
area
di
terreni
dei
comuni
di
Seveso
Per
saperne
di
piu’
vai
sul
sito
http://www.boscodellequerce.it/
Il
gesto
eroico
del
Vigile
Sanitario
Guido
Adrianopoli
Il
19 giugno 1970
negli uffici del Comune di Liveri di Nola è la strage.
Un
pregiudicato
Pandico
(che
più
tardi
sarà
anche
ricordato
come
uno
dei
principali
calunniatore
di
Enzo
Tortora
),
innervosito
dalla
lentezza
di
un
impiegato
nel
rilasciagli
un
duplicato
dell’atto
di
nascita,
è
preda
ad
un
raptus
paranoico estrae una pistola e incomincia a sparare all'impazzata. Intervenne il
-Vigile
Sanitario
Guido
Adrianopoli
che
tenta
di
disarmarlo,
ma
per
questo
gesto
eroico venne ucciso.
( Articolo La Stampa Venerdi 19 Giugno 1970)
La morte del Vigile Sanitario Iaconeta
l
vigile
sanitario
Francesco
Iaconeta
di
Monte
Sant'Angelo
(
23-05-1900
/
14-08-
1935):
Svolgeva
il
suo
compito
di
istituto
presso
l’Ufficio
di
Igiene
nella
cittadina
di
Monte
Sant'Angelo
Negli
anni
trenta,
Il
servizio
sanitario
era
svolto
con
più
larghezza
di
mezzi
e
con
più
fermi
propositi
di
far
rispettare
le
disposizioni per l'igiene pubblica,
Ma
quando
il
vigile
sanitario,
Francesco
Iaconeta
che
ha
lasciato
un
vivo
ricordo
per
la
sua
integrità
morale,
la
sua
rettitudine,
la
sua
onestà
e
la
sua
incorruttibilita'
volle
far
valere
senza
compromessi
le
norme
sancite
dai
regolamenti
d’igiene
,
si
creò
una
sorda
e
silenziosa
ostilità,
delle
avversioni
ed
inimicizie
nelle
categorie
degli
esercenti
tenute
al
rispetto
dell'igiene
della
città
di
Monte
Sant'Angelo
e
le
sue
frazioni.
Il
vigile
mentre
attendeva
alla
chiusura
della
porta
del
suo
ufficio
fu
colpito
da
un
colpo
di
fucile
con
freddezza,
ferocia
e
crudeltà
venne
assassinato
su
ordine
e
commissione
da
persone
che
si
sentivano
minacciate
nei
loro
interessi,
non
del
tutto
leciti
e
puliti,
era
la
vigilia
del
ferragosto
il
14.
Agosto
1935,
in
via
G.
Verdi
alle
ore
22.30
all'età
di
35
anni.
Il
decesso
è
stato
costatato
dal
Pretore
di
Monte Sant'Angelo dottor Mario Torres.