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La figura del Tecnico della Prevenzione
EVOLUZIONE DELLA FIGURA SANITARIA DEL TECNICO DELLA PREVENZIONE
La
riforma
delle
professioni
sanitarie,
il
nuovo
assetto
organizzativo
del
Sistema
Sanitario
Nazionale,
lo
sviluppo
delle
problematiche
e
i
rischi
legati
agli
alimenti
e
bevande
hanno
determinato,
una
trasformazione
della
professionità
dell'
Operatore di Vigilanza ed Ispezione
(ex Vigile Sanitario ecc. ).
Il
Decreto
58/1997
ha
aperto
la
strada
all'emancipazione
di
questa
professione
attraverso
tutto
un
susseguirsi
di
altre
normative:
consulta la normativa specifica di questo professionista.
Il
TECNICO
DELLA
PREVENZIONE
NELL'AMBIENTE
E
NEI
LUOGHI
DI
LAVORO
è
responsabile
delle
attività
di
prevenzione,
dell'igiene
e
della
sicurezza:nei
luoghi
di
lavoro
(SPRESAL,
Servizio
Prevenzione
e
Sicurezza
Ambienti
di
Lavoro)
nei
luoghi
pubblici
(SISP,
Servizio
di
Igiene
e
Sanità
Pubblica)
degli
alimenti
e
delle
bevande
di
origine
vegetale
(SIAN,
Servizio
Igiene
Alimenti
e
Nutrizione)
e
di
origine
animale
(Servizio
Veterinario)
della
sanità
e
del
benessere
degli
animali (Servizio Veterinario) dell’ambiente (ARPA, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).
Il
Tecnico
della
Prevenzione
riveste
la
qualifica
di
Ufficiale
di
Polizia
Giudiziaria
prevista
dagli
articoli
55
e
57 del Codice di Procedura Penale
.
Il
TECNICO
DELLA
PREVENZIONE
NELL'AMBIENTE
E
NEI
LUOGHI
DI
LAVORO
che
lavora
nel
privato
svolge
un’attività
in
regime
di
dipendenza,
di
consulenza
o
come
libero
professionista
con
lo
scopo
di
supportare
imprese
e
organizzazioni
di
vario
tipo
nell'adeguamento
alle
normative
in
materia
di
igiene
e
sicurezza
nel
campo
dell’igiene
e
della
sicurezza
nei
luoghi
di
lavoro,
dei
sistemi
di
qualità
e
sicurezza
della
produzione
alimentare,
della
gestione
degli
scarichi, delle emissioni ed immissioni dei processi produttivi.
IL CORSO DI LAUREA DEL TECNICO DELLA PREVENZIONE
L'attuale
percorso
formativo
per
diventare
T.d.P.
e
per
proseguire
gli
studi
(una
volta
conseguito
il
titolo
che
abilita
all'esercizio
professionale)
si
sviluppa
secondo
le
disposizioni
del
Decreto
n.
509/99.
Il
Decreto
2
aprile
2001
individua
nella
quarta
classe
delle
lauree
nelle
professioni
sanitarie
della
prevenzione
e
sintetizza
gli
obiettivi
formativi
qualificanti che si articola in più livelli:
-Laurea in Tecniche della Prevenzione (L)
Ha
l'obiettivo
di
assicurare
allo
studente
un'adeguata
padronanza
di
metodi
e
contenuti
scientifici
generali
(
180
Cfu.
1
credito = 30 ore).
E' il titolo che abilita all'esercizio professionale. La durata accademicamente definita è di tre anni;
-Laurea specialistica in Scienze della Prevenzione (LS).
Ha
l'obiettivo
di
fornire
allo
studente
una
formazione
di
livello
avanzato
per
l'esercizio
di
attività
di
elevata
complessità
(120 Cfu).
La durata è di due anni;
-Master di primo livello.
Corso
di
approfondimento
scientifico
e
alta
formazione
permanente
e
ricorrente
in
ambiti
specifici
(area
sanità
pubblica, management ecc.), successivo al conseguimento della laurea in Tecniche della Prevenzione
(60 Cfu);
-Master di secondo livello.
Corsi
di
approfondimento
scientifico
e
alta
formazione
permanente
e
ricorrente
in
ambiti
specifici,
successivo
al
conseguimento della laurea specialistica
(60 Cfu);
-
Dottorato di ricerca.
Fornisce
le
competenze
necessarie
per
esercitare,
presso
Università,
enti
pubblici
o
soggetti
privati,
attività
di
ricerca
e
di alta qualificazione.